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12 Capitolo

Inganni e allegorie

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Stefano Pezzato

5 Apr 2020

Nel 1982 Mariotti realizza la serie Umani, riducendo pittoricamente “nelle mani” la rappresentazione del corpo umano. Nell’occasione dichiara:

“La mia esperienza di 'manomane' suggerisce non esserci separazione fra la immagine proposta e il corpo che la produce. [...] Non è tutto così chiaro, come non è così oscura l'ombra di origine che appare come illusione di figure reali" (Mariotti, Umani, 1982). In questo modo egli attribuisce "forma" e "magia" alla capacità manuale di produrre immagini. Nel 1984 realizza il progetto Mezzaluna tra New York e Firenze, concludendo così la sua collaborazione con Zona, e la serie di Inganni, dipinti sulla propria faccia che svelano "l'effetto straordinario" di un'immagine che egli vede solamente riflessa, “esattamente contraria all’immagine vera che altri, e non io, vedono e riconoscono”. Nella stessa occasione confessa: “per simpatia, ho fatto visita ai piedi e ritoccato le mani che con Animani e Umani e Dall’altra parte del libro si compongono in un unico inganno” (Inganni) 1984.Quell'anno compie alcune azioni eclatanti contro l'incuria e il degrado del centro storico Fiorentino: per protesta contro la collocazione di un cassonetto per l’immondizia nella strettoia di via Toscanella, all’angolo con Borgo S. Iacopo, utilizza una nicchia preesistente e vi inserisce una testa di donna in terracotta, modellata nell'atto teatrale di alzare il braccio e turarsi il naso con un ratto che le corre sull'avambraccio, una sorta di maschera caricaturale per un tabernacolo votivo tradizionale sarcasticamente dedicato alla Madonna del Puzzo (1984; l'opera è permanente, il cassonetto originario è stato sostituito con uno più piccolo e spostato in un'altra parte della strada); per ribellione allo scempio provocato dalla maldestra collocazione di un segnale stradale e di un semaforo fra lo stemma mediceo e la fontana del Buontalenti in Borgo S. Iacopo, vi affigge un cartello esplicativo stampato in forma di anonima e pungente ‘pasquinata’: “Tu / che lo sguardo / a questa fonte poni l nota la differenza l fra le palle l e i coglioni" "Palle e Coglioni", 1984; il cartello di Mariotti fu prontamente rimosso, il segnale stradale ed il semaforo sono stati successivamente allontanati dallo stemma e dalla fontana). Nell’immagine fantastica del Tappeto volante (1984), dipinto in due versioni nel linguaggio sintetico della computer graica, con colori acrilici su grandi fogli di plastica a griglia metallica che esporrà alla Galleria Vivita di Firenze nel maggio-giugno 1986, traspare l'illusione di una via di fuga dalla realtà, l'allusione ad un improbabile cambio di rotta per Firenze, che egli tornerà a ripetere fino alla fine: "Firenze, è lei la responsabile, che ancora bambino mi ha iniziato alle pratiche dell’arte. Lei, per la quale l’arte è normale merce di scambio. [...] Così ogni opera, sia dei piccoli artisti che ostinatamente sopravvivono che dei grandi morti che ancora la mantengono, altro non è che un particolare compositivo della sua immagine vera: una allegoria della avarizia ammantata nel virtuoso panneggio dell’arte” ​ (Mariotti, 1995)

Nel 1985 concepisce e inscena un nuovo grande evento pubblico in città, il "disegno allegorico" di Fire-nze che brucia. La città è diventata mèta per turisti e Mariotti ravvisa in questo progetto come “una lingua inglese si introduce furtiva lungo le prime quattro lettere del nome” (Fire). Si tratta del prestesto per “una realizzazione tesa a ritrovarci nella forma ideale della città", per stimolare un nuovo "senso della misura e buon rapporto fra causa ed effetto. Quindi repulsione per il pittoresco e per l'indifferenziato". Nell'intento sociale dichiarato e nell'immagine cartografica proposta da Mariotti, Piazza S. Spirito è il "luogo esemplare di disputa per una ricerca di abitabilità che non può essere ulteriormente rinviata” (Mariotti, Fire-nze, 1985). Il progetto si sviluppa a partire da una "ellisse", figura geometrica costruita intorno a due “fuochi”, da cui prende forma una pedana praticabile intorno alla fontana di Piazza S. Spirito, destinata ad “azioni e allestimenti a carattere estemporaneo”. In piazza sono invitati ad intervenire artisti e performer (“fuochi fatui”), artigiani e studenti dell’Accademia di Belle Arti (“apprendisti stregoni”), mentre i ponteggi montati a lato della chiesa sono utilizzati per proiezioni di film, video e documenti sullo stesso tema (“visione del fuoco”). Il fulcro dell'iniziativa è la memorabile stesa di Panni tematici alle finestre dei palazzi che si affacciano sulla piazza, alla cui realizzazione Mariotti invita centinaia di artisti, architetti, designer, grafici, musicisti. L'evento si svolge il 21 settembre e coincide con il compleanno di Mariotti, che conferma così il proprio ruolo atipico di “profeta in patria”.

Ancora Galleria 1
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